Giona A. Nazzaro è il nuovo direttore artistico del Locarno Film Festival. Una persona preparata e che conosce la realtà ticinese e svizzera arriva quindi alla conduzione della maggiore manifestazione culturale elvetica.
Durante la presentazione il presidente Marco Solari ha chiarito alcuni importanti aspetti. Anzitutto, ha esplicitato le ragioni alla base del divorzio improvviso con Lili Hinstin. «La ringrazio perché con lei il festival è cresciuto dal punto di vista artistico» e ha aggiunto: «le divergenze strategiche riguardavano l’operatività del festival», in altre parole ci sono state idee diverse con il direttore operativo Raphaël Brunschwig.
Interessante anche quello che ha detto in seguito e che aggiunge qualche dettaglio in più. Le richieste al nuovo direttore contengono condizioni particolari che, evidentemente, l’ex direttrice non aveva rispettato. Solari ha infatti evidenziato che al nuovo direttore si chiede: «grande sensibilità per quei film che hanno fatto la storia di Locarno. Ma deve essere anche un condottiero adattabile e sensibile ai cambiamenti del digitale. Inoltre, deve essere cosciente che la struttura del festival è rigorosa e severa e che con il direttore operativo e la squadra ci deve essere collaborazione. La parte artistica e quella operativa sono indipendenti, ma il dialogo deve essere costante». Altri due aspetti sono stati messi in luce da Solari. Il nuovo direttore «deve essere cosciente della struttura particolare del festival, che vive grazie a una partnership tra pubblico e privato. Perché quella di Locarno è una rassegna internazionale ma con solide radici regionali. Infine, dovrà dialogare col pubblico, non solo quello di Piazza Grande, ma con tutti, anche con coloro che sono arrivati a noi quest’anno, grazie all’online».
Questi i compiti richiesti, ma il presidente ha anche voluto mettere in evidenza altri aspetti importanti: «Giona A. Nazzaro è italiano, ma è nato a Zurigo e ha collaborato dal 2009 col festival. In questo senso assomiglia molto al percorso fatto da Chatrian. E il mio auspicio è che possa rimanere tanti anni a Locarno e sia il mio ultimo direttore artistico».
Il nuovo direttore ha quindi preso la parola soffermandosi su alcuni concetti. «Accolgo la sfida con gioia ma anche con timore e tremore. Negli anni in cui ho collaborato ho apprezzato la squadra e mi sono trovato in famiglia. Per me è un festival unico dove la qualità si accompagna con una grande organizzazione. Il mio intento sarà quindi quello di creare un dialogo con i diversi pubblici e seppur appassionato di film di genere apprezzo tutto il cinema. Il mio intento – ha aggiunto – sarà quello di difendere la filiera: dalle produzioni alle sale e, per il prossimo anno, seppur tenendo in considerazione i vari scenari, sarà importante riaprire la Piazza Grande». A proposito della Piazza Nazzaro ha ricordato quando nel 1994 vide dapprima un film di Abbas Kiarostami e a seguire Speed di Jan de Bont. Una serata ideata dall’allora direttore Marco Müller che sarà l’esempio dal quale partire per costruire il nuovo programma.
L’idea è quella di iniziare a sviluppare una prima edizione (in queste settimane lavorerà con Nadia Dresti) con uno sguardo sul lungo termine grazie a progetti organici e che guardino al futuro. Proprio in quest’ottica il presidente ha precisato che l’obiettivo è di avere manifestazioni (come l’Immagine e la parola agli Eventi del Monte Verità) lungo l’arco dell’intero anno. Perché si intende unire una regione e un Paese sotto il cappello della cultura.
Giona Nazzaro ha infine precisato di aver affittato un appartamento in Ticino e di volervi passare parecchio tempo anche durante l’anno.
Qualche cenno biografico
Giona A. Nazzaro (nato nel 1965 a Zurigo) è delegato generale della Settimana Internazionale della Critica della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dal 2016 e membro del comitato artistico di IFFR – International Film Festival di Rotterdam. Laureato in Lingua e letteratura tedesca e inglese, è stato già programmatore e curatore del comitato di selezione di Visions du Réel di Nyon dal 2010 al 2020 e ha anche partecipato al Locarno Film Festival in qualità di moderatore. Ha collaborato con diversi Festival di cinema come il Torino Film Festival, il Festival internazionale di Roma e il Festival dei Popoli di Firenze. È stato autore e curatore di monografie dedicate a registi come Gus Van Sant, Spike Lee e Abel Ferrara. Ha inaugurato lo studio del cinema di Hong Kong in Italia, curando diversi libri, e approfondito lo studio di nuove strategie della narrazione seriale televisiva. Interessato alle nuove tecnologie nel cinema e nell’arte, è professore di Media Design and MultiMedia Arts alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti). Giornalista di formazione, collabora con numerose testate internazionali. È anche membro della Commissione federale del cinema CFC.
La 74esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 4 al 14 agosto 2021. Le modalità precise verranno indicate a tempo debito, qualora le condizioni sanitarie e le normative nazionali imponessero modifiche.