In un anno fuori dall’ordinario, anche la 33. edizione di Castellinaria prende una forma diversa dal solito. In questo 2020 segnato dalla pandemia di Covid-19, il Festival del cinema giovane si presenta al suo pubblico dal 14 al 28 novembre con una formula online. Niente proiezioni in presenza all’Espocentro di Bellinzona dunque, ma si potrà fruire dell’offerta del Festival accedendo dal sito www.castellinaria.ch a una piattaforma
di streaming dove sarà possibile vedere tutti i film del programma. Se cambia la forma, la sostanza resta però quella di sempre. Castellinaria proporrà una quarantina di opere
fra lungometraggi e corti, una selezione di film di qualità con numerose prime svizzere che come ogni anno punterà i riflettori sul mondo dei giovani e dei giovanissimi, indagandone aspirazioni, desideri e problematiche e instaurando con essi un dialogo grazie anche alla fondamentale partecipazione delle scuole del cantone.
L’asse portante di Castellinaria è costituito dai due concorsi principali, Kids (rivolto al pubblico delle scuole elementari e delle scuole medie) e Young (che guarda al pubblico delle scuole superiori). Ad essi si affianca il tradizionale concorso Castellincorto, dedicato ai cortometraggi.

“Dal programma spesso emergono spontaneamente alcune tematiche di particolare forza – spiega Giancarlo Zappoli, direttore artistico di Castellinaria – ed è così anche quest’anno. Nel Concorso Kids è in primo piano il confronto con l’altro, espresso da film come Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani sul rapporto tra un adolescente e il suo fratellino affetto dalla sindrome di Down, oppure, per citare solo un altro titolo, Pirates Down the Street di Pim van Hoeve, che sotto forma di fiaba avventurosa parla di immigrazione e integrazione.
Le differenti modalità con cui affrontiamo le difficoltà sono invece al centro di molti film del Concorso Young. La convivenza non facile dei membri di un’orchestra giovanile formata da musicisti israeliani e palestinesi in Crescendo #makemusicnotwar di Dror Zahavi ne è un esempio. Ma ci sono anche le difficoltà che devono affrontare le figlie di due uomini coinvolti in un drammatico caso giudiziario raccontato nella co-produzione
italo-svizzera Palazzo di giustizia di Chiara Bellosi, o quelle dei protagonisti di Just Kids di Christophe Blanc, co-produzione franco-svizzera in cui due fratelli si devono confrontare con la perdita di entrambi i genitori”.
Se questi temi saranno preminenti nel programma di quest’anno, anche a tematiche emerse nelle scorse edizioni verrà data continuità. È il caso ad esempio del discorso “green” e di sostenibilità ambientale che è stato uno dei fulcri dell’edizione 2019, che quest’anno verrà sviluppato dal film Semina il vento di Danilo Caputo nel Concorso Young.

Non mancherà la selezione Fuori concorso, che fra i suoi film presenta in prima svizzera Nonostante la nebbia, l’ultimo lavoro del regista Goran Paskaljević recentemente scomparso.

Sul fronte delle collaborazioni si segnalano poi quelle con il Festival du film et Forum international sur les droits humains Genève e con il Festival international de films de Fribourg: Castellinaria proporrà nel suo programma alcuni film provenienti da queste rassegne che nei mesi scorsi hanno potuto avere solo una visibilità limitata.
Completano l’offerta della 33. edizione la mostra – dedicata quest’anno ai rapporti tra cinema e musica e che si potrà “visitare” nel sito del Festival –, la Piccola Rassegna per gli spettatori più piccoli e l’appuntamento del Pitching Lab, dedicato agli addetti ai lavori, un workshop della durata di due giorni, come ha spiegato la vicepresidente Gabriella De Gara.
Attraverso il canale Youtube di Castellinaria infine, si potrà avere accesso alle presentazioni dei film e agli interventi registrati di diversi realizzatori che benché non in presenza hanno comunque voluto trovare un modo per essere vicini al pubblico del Festival.
“La decisione di utilizzare la modalità online per l’edizione di quest’anno era già stata presa nei mesi scorsi – sottolinea Flavia Marone, presidente di Castellinaria – e con l’avvicinarsi dell’autunno abbiamo sviluppato due possibili scenari. Il primo, quello più ottimistico, prevedeva di affiancare allo streaming alcune serate di proiezione in presenza in diverse sale del cantone con le quali avevamo già preso contatto. Il secondo, che
infine abbiamo scelto tenendo conto dell’evoluzione della situazione pandemica nelle ultime settimane, è quello attuale, ossia quello di un festival senza serate di proiezione in presenza. Questo assetto ci permette di garantire anche dal profilo prettamente finanziario lo svolgimento della manifestazione, mantenendo gli elementi che ne caratterizzano l’offerta.
In ogni caso, non appena l’evolversi della situazione lo renderà praticabile, Castellinaria ha l’intenzione di riprogrammare alcuni film nelle diverse sale cantonali che in origine avrebbero dovuto ospitarli. Tramite l’iniziativa denominata ‘Castellinaria On The Road’ – che sarà presentata a tempo debito – il Festival si protrarrà così anche oltre i quindici giorni che accingiamo a vivere”.

“Cambiare forma a un Festival non è affatto scontato – conclude Flavia Marone – poiché implica una radicale e profonda riorganizzazione del lavoro. Nella coraggiosa decisione di essere comunque presenti quest’anno seppure in una forma ‘virtuale’ abbiamo però trovato il sostegno e il plauso dei nostri sponsor – a cominciare
da quelli istituzionali – a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti”.
Altre informazioni al sito www.castellinaria.ch.