Fra serie TV, insegnanti alla ricerca di ispirazione, boy bands e pubblicità che non ne vogliono sapere della crisi, uno sguardo spensierato, e un pizzico irriverente, sulla cultura audiovideo in tempi difficili.
Nei giorni seguenti alla chiusura delle scuole in Ticino, mi sono immaginato nuovi approcci all’insegnamento a partire dalla situazione in cui siamo costretti ormai da qualche settimana. Incerto sulla possibilità di continuare a fare scuola normalmente, come se niente fosse, ho provato ad immaginare come i docenti potessero interpretare, in modo spensierato, il loro ruolo nelle nuove condizioni di lavoro.
Ecco che allora ho ipotizzato che gli insegnanti delle materie scientifiche potessero scrivere ai loro allievi, via email, il seguente messaggio: «Cari ragazzi e ragazze, come sapete in questo momento ci tocca essere sensibili e pazienti, per immaginare una scuola che possa andare avanti anche in situazione di crisi: anche con modalità inaspettate, creative e immaginative. Perché il buon docente, l’ho imparato negli anni, è quello che sa fare ciò che i suoi allievi non si aspettano da lui. Questo è l’unico antidoto contro la noia e la monotonia. Bisogna sapersi reinventare, anche in maniera sorprendente. Quindi, nella situazione delicata e critica in cui ci troviamo, nelle prossime settimane vi darò delle consegne semplici, facili da capire, che possano arricchire la vostra giornata e permettere di affinare le vostre competenze scientifiche. Quindi prendete nota: nelle prossime due settimane dovrete guardare le prime due stagioni di The Big Bang Theory. Guardatele bene, con attenzione, senza distrarvi. Fra due settimane vi manderò una scheda con delle domande. Avrete tempo una settimana per completarla, dopodiché riceverete un feedback costruttivo da parte mia. Mi raccomodando, massima concertazione.»

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