Scritto da Maria Vittoria Guaraldi

Green Book, presentato nella Selezione ufficiale della tredicesima edizione della Festa del cinema di Roma, racconta una storia di amicizia contro il razzismo che dilaga nelle regioni del Sud degli USA  degli anni Sessanta. Il film è diretto da Peter Farrelly.

Tony Lip, famoso buttafuori, viene assunto come autista da un talentuoso pianista afroamericano, Don Shirley. Tony deve accompagnare Don Shirley nel tour negli stati del sud degli Usa. I due, nonostante numerose difficoltà, stringeranno una bellissima e forte amicizia.

Peter Farrelly, dopo aver collaborato col fratello Bobby in commedie di successo come Tutti pazzi per Mary, Scemo più scemo, Amore a prima svista Lo spaccacuori, confeziona un road movie incentrato sull’amicizia che nasce poco a poco tra due persone molto diverse mettendo in luce il forte razzismo e stabilendo un ponte con l’attualità. Le inquadrature consistono in primi piani e figure intere che ci mostrano i due protagonisti dialogare e mangiare durante i lunghi viaggi alternate a campi lunghi che ci permettono di seguire l’auto. Inoltre c’è un uso intelligente delle didascalie e delle dissolvenze che ci indicano il progressivo cambio di città.

Viggo Mortensen, star de Il Signore degli anelli Capitan Fantastic, interpreta Tony Vallelonga Lip, un buttafuori italoamericano. È piuttosto irascibile e rozzo ma ha un grande cuore: questo lo manifesta sia con le espressioni sia con i comportamenti che assume quando deve affrontare situazioni difficili sempre dosando bene i due lati del suo carattere senza sbilanciarsi. Inoltre dimostra di saper parlare piuttosto bene l’italiano.

Mahershala Ali, famoso per i film Moonlight, Hunger Games e Il diritto di contare, interpreta Don Shirley. È un raffinato e ricco pianista che vive in una casa lussuosa ma molto solo. Frequenta ambienti raffinati ma viene sempre discriminato fatta eccezione per il suo talento sempre molto apprezzato. L’attore, dopo una serie di piccoli ruoli, fornisce un’interpretazione che mette in luce il suo essere sempre razionale ma molto fragile e timido.

Il film è tratto dalla storia della vera amicizia tra Lip e Don Shirley e prende a pretesto il Green Book, ovvero la guida di alberghi dove sono ammessi i neri, per raccontare senza filtri né smussamenti un’amicizia forte che va contro ogni «Tu non puoi entrare o stare seduto qui perché sei nero». Lo spettatore viaggia con i protagonisti seguendoli in ogni situazione sgradevole e gradevole. I personaggi tornano cambiati come dopo ogni viaggio che si rispetti e ci insegnano che anche con i piccoli gesti possiamo superare anche gli ostacoli più grandi.