La serata di apertura, della 75esima edizione del Festival di Cannes, è stata molto ricca di eventi. Tra la presenza video del presidente ucraino, la presentazione della giuria del concorso principale (con alla presidenza Vincent Lindon) e la conduzione affidata alla bella e brava Virginie Efira, è toccato alla proiezione d’apertura. Quest’anno affidata a Michel Hazanavicius, il regista vincitore dell’Oscar per The Artist e che ha presentato Coupez! (in origine intitolato Z, ma che pressioni ucraine hanno costretto a modificare in un titolo più politicamente corretto).

Mettere questo film in apertura è stata una scelta piuttosto azzeccata in quanto il mix di umorismo, adatto sia al grande pubblico sia ai cinefili più accaniti, è stato ben accolto dagli spettatori. Forse, proprio per questa ragione, anche un po’ furbo.

Il film di Michel Hazanavicius è costruito sul classico tema del film nel film e opera su due piani a livello temporale. Nella prima mezzora siamo proprio sul set di un film di zombie di serie B e poi veniamo trascinati all’indietro: scopriamo piano piano come siamo arrivati lì e quali sono stati i preparativi. Fino ad arrivare a vedere quello che nella prima mezzora non vedevamo, il dietro le quinte. Ecco, questo è un film che ci parla di come viene costruito, delle difficoltà di lavorazione e degli inghippi tecnici che possono capitare. Se vogliamo andare un po’ più a fondo, è anche un’opera sull’identità nel mondo del cinema, sull’imitazione delle realtà e sull’inganno che sta alla base di questo mondo. Il tutto realizzato molto bene e con una buona dose di umorismo nero che ha divertito gli spettatori della prima.

Oltre alla bella prova del regista, che si dimostra, un ottimo costruttore di storie originali (e lo diciamo consapevoli che  la pellicola è basata su un film giapponese), anche gli interpreti hanno dato una mano alla riuscita del film: Bérénice Bejo, Grégory Gadebois, Finnegan Oldfield, Matilda Lutz, Sébastien Chassagne e Raphaël Quenard, tra gli altri, sono riusciti a divertirsi e a farci divertire.

 

Foto: Copyright Lisa Ritaine