Sono i binari giusti quelli imboccati da Bullet Train? La critica americana non l’ha accolto benissimo, mentre la Piazza Grande questa sera era gremita in ogni ordine di posto. Come nelle migliori occasioni.
L’apertura della 75esima edizione del Locarno Film Festival è stata senza dubbio spettacolare. La pellicola di David Leitch (un frequentatore di Locarno, visto che presentò anche Atomic Blonde) è ambientata tutta (come uno Speed d’altri tempi, anche se lì era un bus) su un treno ad alta velocità nel Giappone dei giorni nostri. Racconta la storia di alcuni assassini di professione che si rendono conto che i loro incarichi individuali sono connessi tra loro. Tra questi c’è Ladybug (Brad Pitt), che viene incaricato di salire sul treno solamente per recuperare una valigetta. Peccato che, una volta salito a bordo, scopra di non essere l’unico intenzionato a impadronirsi della valigia, ma che altri killer si aggirano tra i vagoni, accomunati dallo stesso scopo. E mentre il treno sfreccia in direzione di Kyoto inizia una battaglia in cui tutti sono contro tutti.
Il tono è quello alla Tarantino dove la violenza e il sorriso vanno a braccetto. Non sempre il regista riesce nell’intento (non è ovviamente Tarantino) e ogni tanto il film s’inceppa su sé stesso, ma in generale le oltre due ore di durata si lasciano guardare con piacere.
Non mancano i riferimenti a classici come I guerrieri della notte, Kill Bill, e i film di genere molto noti nel Paese del Sol Levante. Così come è evidente la trasposizione cinematografica del romanzo del 2010 I sette killer dello Shinkansen e la cultura manga a cui si è ispirato. Tra personaggi da cartoni animati, lame d’acciaio affilatissime e mosse da maestri di arti marziali Bullet Train è un intrattenimento piuttosto costoso (90 milioni di budget) con un cast di tutto rispetto: Brad Pitt, Sandra Bullock, Joey King e Aaron Taylor-Johnson, (quest’ultimo presente sul Verbano). Non passerà sicuramente alla storia, ma forse i critici americani sono stati troppo severi nel giudizio di un action-movie che intrattiene e al quale non si deve chiedere nulla di più.