Ancora lui, dopo The Square, il regista svedese Ruben Östlund vince ancora La Palma d’oro. Questa volta per il suo Triangle of Sadness, una satira sociale sui ricchi e i social. Protagonisti del film sono una coppia di modelli, Carl e Yaya, invitati a partecipare a una crociera di lusso insieme a un bizzarro gruppo di nuovi ricchi.
Il Grand Prix è stato assegnato ex aequo Close di Lukas Dhont e Stars at noon di Claire Denis. Il Premio per la regia è stato vinto da Park Chan-Wook per Decision to Leave. Premio della Giuria al film italiano diretto dai registi belgi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeesch Le otto montagne. È stato vinto ex aequo con Eo di Jerzy Skolimowski. Premio Speciale per la 75esima edizione del festival a Tori e Lokita dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne.
Il premio per la migliore interpretazione femminile è stato vinto da Zar AmIr Ebrahimi in Holy Spider di Ali Abbasi. L’attore protagonista di Parasite, la star del cinema coreano Song Kang-ho, protagonista di Broker del giapponese Koreeda vince il premio come miglior attore. La miglior sceneggiatura è per Boy from Heaven (Walad Min Al Janna) al danese di origini egiziane Tarik Saleh. War Pony, ha vinto la Camera d’Or. Presentato a Un Certain Regard, questo è il primo film di Gina Gammel e Riley Kough, nipote di Elvis Presley. Gina Gammel, ritirando il premio sul palco, l’ha dedicato a uno dei giovani attori che ha appena perso la madre. Menzione speciale per Plan 75 di Hayakawa Chie.