Scritto da Messua Mazzetto in collaborazione con https://lumiereeisuoifratelli.com/

Guadagnino non smentisce le alte aspettative che vi erano sul suo nuovo lavoro. Un film che si dipana tra orrorifico e road movie.

Protagonisti due ragazzi americani, con una caratteristica particolare (che dalla pellicola si evince essere qualcosa di ereditario), il desiderio e il bisogno di cibarsi di altri esseri umani; una frenesia cannibalistica.

Timothée Chalamet riesce a conquistare sullo schermo, nonostante l’atteggiamento strafottente e da bad-boy; il suo personaggio riesce comunque a far trasparire una dolcezza e un senso di fragilità in alcuni punti.

Dopo Suspiria e lavori come la serie televisiva We are who we areLuca Guadagnino con Bones & All ci regala un’altra pellicola degna di nota. Chi ha visto i suoi lavori precedenti non può non notare i suoi stilemi e anche certi richiami, inquadrature utilizzate anche nei lavori precedenti, e sempre il riferimento al mondo queer; dettagli che sembrano quasi una firma, una signature di questo regista con un piede in Italia e con l’altro in America.

Il suono è calibrato in modo portante, vi sono anche dei riferimenti pop, ad esempio Link it up dei Kiss viene elogiata, Chalamet la inserisce in un gira dischi e dopo aver spiegato alla protagonista femminile qualche dettaglio sulla celebre band estrae un vinile e mette la canzone a tutto volume. Nella conferenza stampa dedicata al film ho chiesto al regista il perché di questa scelta musicale e anche il lavoro complessivo nelle musiche. Guadagnino tiene moltissimo al lavoro sul suono e soprattutto sulla colonna sonora, voleva si creare l’atmosfera horror e di tensione però ha voluto aggiungervi un riferimento pop e anche delle canzoni a volte delicate e, come ha detto in conferenza, romantiche.

Uso sapiente delle luci, soprattutto nelle scene più “horror”, vi è un gioco tra il vedo-non vedo molto interessante che strizza l’occhio agli amanti del genere, vi è sangue … ma non in modo eccessivo da cadere nello splatter e nemmeno i litri di sangue alla “Tarantino”.

Senza spoilerarvi troppo della trama, il film affronta anche la tematica dell’amore e dell’intensità del sentimento stesso.

I baci tra i due protagonisti e le scene più spinte non sono volgari ma riescono ad essere impregnate di una poetica.

I ragazzi vivono diverse emozioni, un amore a prova della vita, letteralmente all’ultimo morso.