Scritto da Messua Mazzetto in collaborazione con https://lumiereeisuoifratelli.com/
Martin McDonagh continua la sua avventura cinematografica con il suo nuovo lavoro, The Banshees of Inisherin che tra l’altro è uno dei titoli in concorso per l’ambito Leone d’oro in questa settantanovesima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il regista riunisce la coppia Colin Farrell e Brendan Gleeson con cui aveva già lavorato in In Bruges, con il quale era avvenuto anche il suo esordio. Un rapporto quindi lavorativo ma anche di affetto reciproco tra attori e regista, e infatti proprio di amicizia si parla in questa pellicola dai toni surreali con un’acume e una freschezza di ironia.
La pellicola uscirà il 3 Febbraio 2023 con il titolo gli spiriti dell’isola. Padraic (Colin Farrell) e Colm (Brendan Gleeson) sono migliori amici, vivono in un’isola poco popolata e passano il loro tempo assieme in un pub bevendo pinte di birra e chiacchierando.
Questo finché all’improvviso una mattina Colm decide di troncare i ponti con Padraic scatenando una serie di sentimenti contrastanti nell’amico.
Colm è un’abile violinista e sta cercando di scrivere nuovi brani, ma il passare il tempo con l’amico ruba di conseguenza tempo alla sua attività musicale. L’intera popolazione dell’isola rimane sconvolta come Padraic del cambiamento di atteggiamento di Colm nei confronti dell’ex migliore amico.
Farrell e Gleeson sono eccezionali nei loro ruoli, riescono a regalarci delle performance pulite e coinvolgenti.
In sala stampa la loro complicità è palpabile, sorrisi, battutine e un’atmosfera distesa, che non si respira in altre conferenze stampa dove la tensione è palpabile.
Nonostante la sala stampa fosse piena la sensazione era proprio di ritrovarsi assieme a degli amici a chiacchierare.
Martin McDonagh mi ha raccontato che per quanto riguarda la canzone che Colm compone durante lo svolgersi del film era stata pensata un anno prima della realizzazione del film stesso e che Gleeson è un’ottimo compositore.
Colin Farrell si è soffermato (scatenando un applauso generale di tutti in sala) sull’importanza del “chiacchierare”, del passare del tempo assieme alla gente, scambiare idee e opinioni che in un’epoca dove i social e la digitalizzazione imperversa a colpi di stories e di tweet il confronto diretto, faccia a faccia resta la cosa migliore.
Un film quindi su uno dei legami più importanti che ogni persona possa avere dopo l’amore (direi a pari merito) ovvero il rapporto che si instaura con un amico perché a volte perdere un’amicizia è peggio che perdere un amore.