Una Palma d’oro inaspettata, clamorosa e coraggiosa, quella attribuita da Spike Lee e dai colleghi giurati a TITANE. Il film che come avevamo scritto, è un body-horror davvero impressionante e non per tutti. La pellicola ha sbaragliato la concorrenza degli altri 23 film della competizione ufficiale. La regista francese Julia Ducournau ha ritirato il premio visibilmente emozionata. Il massimo riconoscimento di Cannes è stato attribuito a una donna ben 28 anni dopo Jane Campion con Lezioni di Piano.

ANNETTE di Leos Carax ha ricevuto il riconoscimento per la migliore regia, mentre il Gran Premio della Giuria è andato ex-aequo anche stavolta a Asghar Farhadi per GHAHREMAN e a Juho Kuosmanen per HYTTI N°6.

Per la miglior sceneggiatura hanno ricevuto la palma Hamaguchi Ryusuke e Tahamasa Oe per il film DRIVE MY CAR da un racconto dello scrittore Murakami.

Il Premio della Giuria è stato attribuito, ex-aequo, a HA’BERECH di Nadav Lapid e a MEMORIA di Apichatpong Weerasethakul.

Il miglior protagonista maschile è stato designato Caleb Landry Jones per il film NITRAM.

Renate Reinsve vista in VERDENS VERSTE MENNESKE di Joachim Trier si è aggiudicata il premio quale migliore attrice.

La cerimonia è stata anche l’occasione per dare La Palma alla carriera a Marco Bellocchio consegnato dall’amico collega Paolo Sorrentino: “Ogni volta che l’ho incontrato ho apprezzato la sua intelligenza” ha spiegato il regista nel suo discorso di introduzione. Bellocchio ha ringraziato il festival e il patron Thierry Frémaux. “Voglio condividere il premio con la mia famiglia allargata” ha detto tra le altre cose.