Il privilegio di entrare in una delle sale è degli accreditati. Per lo più giornalisti. Questi si dividono in diverse categorie a dipendenza della presenza sulla Croisette gli anni scorsi e dell’importanza (lettori, tiratura, ecc.) della testata per la quale lavorano. E questo lo si vede dal colore del badge. Ci sono i pulcini (così li chiamano per il colore giallo e perché sono dei neofiti) che hanno il colore giallo. Per loro è dura. Devono fare le code per poter vedere un film e perché i posti a disposizione non sono moltissimi e qui siamo in più di 4mila.

Poi ci sono quelli che hanno il colore blu. Sono un gradino sopra i gialli e per loro le file sono più corte e di solito hanno già alcuni festival alle spalle. Sopra di loro ci sono i rosa. Ecco, qui le cose sono più semplici. Di solito rappresentano un quotidiano e quindi aggiornano con notizie giornaliere i lettori. Loro le file non le fanno quasi mai, hanno una via preferenziale e anche per e conferenze stampa l’accesso è prioritario.
Ma sopra di loro ci sono ancora due categorie. Quelli rosa che hanno anche una pastiglia bianca. Non sappiamo bene quali sono i privilegi che hanno, ma possiamo immaginarli. Oltre a saltare le file, magari possono accedere a qualche party e alle conferenze stampa possono star seduti in prima fila. Ma si sussurra che  possono anche bere un coktail insieme all’attore preferito.

Ma attenti, c’è una categoria che più di altre vive di benefici. Sono coloro, molto pochi (in Italia forse sono un paio, in Svizzera forse nessuno), che possono godere del badge bianco. Il colore immacolato, quello della purezza. Ecco, loro sono nell’Olimpo. Vivono su una nuvola bianca e possono guardare dall’alto in basso tutti. Con un sorriso benevolo, la poltrona in pelle umana e con una carezza ti fanno sentire vivo: come il superdirettoregalattico di Fantozzi.

Noi, a scanso di equivoci, il badge l’abbiamo giallo. Magari, prima o poi riusciremo a portare una bottiglia d’acqua a Paolo Mereghetti. Lui, uno degli eletti, con il badge bianco.