Chi ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza tra gli anni 70 e 80 sicuramente si ricorderà questa supereroina. Lynda Carter, che interpretava Wonder Woman nel telefilm americano, è stata un’icona sexy dell’epoca e il suo costume succinto con i colori americani è scolpito nell’immaginario collettivo di una o più generazioni. Anche la giravolta trasformatrice di quella moderna amazzone è difficile da scordare.

In queste settimane sta spopolando il film che prende spunto dal telefilm ma soprattutto dal fumetto della DC Comics. A vestire i panni della supereroina è Gal Gadot (attrice e modella israeliana che nel 2004 aveva rappresentato il proprio Paese al concorso di Miss Universo), conosciuta soprattutto per essere nel cast di alcuni episodi di Fast Furious.

La pellicola – come del resto il fumetto – racconta la storia dell’impavida e fortissima Diana, decisa a impiegare i propri poteri per proteggere l’umanità. Prima di diventare Wonder Woman lei era infatti una principessa delle Amazzoni addestrata per diventare una guerriera invincibile e cresciuta su un’isola paradisiaca protetta. Ma la sua vita tranquilla cambia quando un pilota americano si schianta sulla sua isola.

Le recensioni uscite finora, evidenziano la bontà della scelta di Gal Gadot, la quale ha l’atteggiamento giusto (e non manca una simpatica ironia) e soprattutto la prestanza fisica adeguata per interpretare Wonder Woman. Meno riuscite sono invece le scene d’azione in quanto, troppo spesso, sono ricoperte dai dialoghi che si rivelano invece meno efficaci e poco convincenti.

Un film che sta avendo un grande successo di pubblico sia negli USA (dove è in testa alle classifica con i suoi 150 milioni di dollari) sia all’estero dove altri 125 milioni vanno ad aggiungersi agli incassi. A fronte di un budget produttivo importante: 147 milioni.

Insomma, il blockbuster americano di inizio estate sta funzionando.