Toccante e coinvolgente. È il minimo che si possa dire di When It Melts, il debutto alla regia dell’attrice Veerle Baetens. Presentato in anteprima al Sundance Festival, ha una linea narrativa molto interessante con continui e ritmati spostamenti da un tempo all’altro.
La storia è quella di Eva, una giovane donna che deve fare i conti con il suo passato e con la partenza della sorella minore Tess. Già vacillante, cade in un baratro di emozioni negative quando legge un post che annuncia la celebrazione commemorativa per un amico d’infanzia scomparso da tempo. In quel preciso momento ricorda gli anni, dolorosi, della sua fanciullezza. In particolare, rammenta un gioco di indovinelli adolescenziali con due ragazzi più grandi di lei.
Così decide di tornare al suo villaggio natale e affrontare quel ricordo e quell’estate torrida che l’ha segnata per sempre e ha cambiato la sua esistenza.
Un’opera pregna e difficile da digerire perché si basa su quel momento della vita nel quale la crudeltà e la scoperta vanno a braccetto. Il tutto è reso ancora più realistico grazie alla convincente prova delle due attrici protagoniste Rosa Marchant e Charlotte De Bruyne che interpretano Eva da adolescente e da giovane donna. Due diverse età che si contaminano e, in definitiva, spiegano anche l’evoluzione psicologica di Eva.
Lo stile delle riprese è quello ormai classico (alla Loach o alla Dardenne per capirci e per dare due riferimenti moderni) della camera a spalla, in movimento continuo e costantemente vicina alle protagoniste.
Ci sarebbero anche altri aspetti molto interessanti da toccare come quello della dualità tematica innocenza/colpevolezza. Oppure quello legato ai rapporti malsani di una famiglia in piena crisi.
Ma When It Melts va visto soprattutto per quella costante angoscia (creata ad hoc dalla regista con una colonna sonora disturbante e malinconica) che ti segue lungo tutto il film.
Aspettiamo che arrivi anche alle nostre latitudini.