Quando pensiamo ai maggiori riconoscimenti cinematografici mondiali quasi sempre l’attenzione è rivolta alle categorie principali, lasciando le altre un po’ in disparte. Una in particolare non gode spesso del riconoscimento che gli sarebbe dovuto: quella dell’attrice/attore non protagonista, un ruolo visto un po’ come secondario che ha però una lunga e gloriosa storia che nasce da quelle che un tempo erano chiamate comunemente spalle.
Nato dal teatro guitto, la spalla è un ruolo fondamentale, che richiede un talento non indifferente e che proprio nella cinematografia italiana ha trovato una delle sue massime rappresentazioni. Vitale per fornire i tempi scenici e le battute all’attore protagonista, in particolare nelle situazioni comiche, questa figura rappresenta il contraltare grazie al quale emerge il carattere del protagonista e sul quale poggiano spesso le situazioni chiave della trama.
Nella gloriosa commedia italiana sono molti i nomi che si potrebbero fare, molti entrati nell’immaginario collettivo grazie anche ai tormentoni ad essi legati: è il caso per esempio di Vieni avanti, cretino!, battuta che anticipava l’entrata in scena del balbuziente Giorgio de Rege che, insieme al fratello Guido, formava il duo I fratelli De Rege, celebre coppia di comici dell’avanspettacolo degli anni ’30.
Spostandosi nel cinema, indimenticati sono un’altra coppia di fratelli che con il loro volti hanno delineato decine e decine di film: Mario e Memmo Carotenuto. Occhialuto, pigro e faccendiere il primo, ironico, semplice e romanaccio il secondo. Senza dimenticare anche l’immensa e burbera Tina Pica, gli immancabili baffetti di Tiberio Murgia, l’imbranato Peppino De Filippo, lo sdentato Carlo Pisacane.
Insomma, attori di enorme talento che sono stati i veri pilastri di tanti film di successo, commedie e drammatici. Volti e nomi che devono sempre farci rammentare che dietro ad un regista e ad un attore protagonista, è spesso una spalla che regge il peso del film.