Attraverso le riprese in larga parte realizzate da alcuni studenti di una scuola media dell’estrema periferia parigina, assistiamo alla creazione ed allo svolgimento di un film lungo quattro anni in cui la crescita viene manifestata e la narrazione viene lasciata nelle mani dei ragazzi.

In questo Un film dramatique, con la regia di Eric Baudelaire ma pensato insieme agli studenti, le immagini amatoriali assumono un senso profondo ed accompagnano la quotidianità dei realizzatori; immagini impregnate dai dialoghi e dalle discussioni fra i ragazzi stessi, che si interrogano e interrogano adulti e spettatori, portando in superficie argomenti importanti solitamente lasciati ai composti discorsi di politici e personaggi altolocati.

Il montaggio, affidato a Claire Atherton (premiata quest’anno con il Vision Award Ticinomoda), è essenziale, radicale. Sì, perché se questo è un film in divenire, la riscrittura del montaggio deve pensare al ritmo, al racconto e ad una costruzione di senso.

Quest’opera ermeneutica, un altro importante titolo della sezione Moving Ahead, riflette una necessità di fare cinema che è cambiata e continua a cambiare e non può più essere classificata secondo standard appartenenti al passato.