Dal 22 al 30 giugno 2024 si è tenuto “Il Cinema Ritrovato”, festival organizzato annualmente dalla Cineteca di Bologna: 9 giorni durante i quali le sale cinematografiche della città si sono riempite di appassionati di cinema che, da mattina a sera, hanno assistito a 400 proiezioni. “Il Cinema Ritrovato” è un festival molto particolare: differentemente da quanto succede a molte rassegne cinematografiche che portano questo nome, non c’è un concorso che decreta dei vincitori e dei premi. Il termine “ritrovato” si riferisce, poi, al fatto che molti dei film proposti sono stati restaurati dalla Cineteca di Bologna e, grazie a questo prezioso lavoro, possono essere apprezzati in una nuova veste. Questa specificità offre l’occasione perfetta per vedere o rivedere film che hanno fatto la storia del cinema, accanto a film meno conosciuti ma non meno accattivanti. La rassegna bolognese è, insomma, una vera e propria festa del cinema, frequentata da un folto pubblico internazionale composto da giovani e meno giovani.

Dato che negli ultimi tempi ho visitato Bologna a più riprese, approfittando più volte della Cineteca, quest’anno ho deciso di trascorrervi alcuni giorni durante “Il Cinema Ritrovato”. Durante tre giorni molto intensi, ho avuto modo di apprezzare film quali Peeping Tom (Michael Powell, 1960), Body Double (Brian DePalma, 1984), Golden Eighties (Chantal Akerman, 1984), The Protagonists (Luca Guadagnino, 1999), finendo in bellezza con Singing in the Rain (Gene Kelly, 1952), che ho visto poco prima di prendere il treno per rientrare in Ticino. “Il Cinema Ritrovato” è anche l’antipasto ideale per chi, ad agosto, si immerge nel Locarno Festival. Anche perché, proprio a Bologna, in occasione della proiezione di Body Double, il presentatore del film ha suggerito che quella proiezione poteva intendersi come un assaggio all’ampia retrospettiva che Locarno dedicherà, fra il 7 e il 17 agosto, ai cent’anni della Columbia Pictures di cui il film di DePalma è, appunto, uno dei prodotti di punta. Ma c’è un altro, importante, punto di contatto fra Bologna e Locarno: anche Bologna, come Locarno, ha la sua piazza, le sue proiezioni all’aperto e uno schermo che rende veramente onore all’aggettivo “grande” (sinceramente, non saprei dire quale dei due schermi sia più grande). Nella bolognese Piazza Maggiore, il programma di cinema all’aperto quest’anno è cominciato il 17 giugno, e terminerà il 14 agosto. E, si sa, a volte gli schermi possono diventare porte, ponti, collegamenti fra mondi che riavvicinano luoghi neanche troppo lontani, come Bologna e Locarno.