Scritto da Maria Vittoria Guaraldi

Three Identical Strangers, presentato nella selezione ufficiale della tredicesima Edizione della Festa del cinema di Roma, è un film diretto da Tim Wardle. La pellicola è un film documentario su un caso di tre gemelli separati dalla nascita.

Nel 1980 Robert Shafran e Edwad Galland scoprono di essere fratelli gemelli separati dalla nascita. La loro storia viene pubblicata sul New York Post e in seguito si aggiunge un terzo gemello, David Kellman. I tre gemelli hanno vissuto fino a 19 anni in famiglie diverse e quando si conoscono dimostrano grande affiatamento. Diventano presto un caso mediatico: sono ospiti fissi dello Studio 54 e compaiono in un film di Madonna. Il loro caso nasconde però anche un inquietante segreto che minerà i loro rapporti e le loro vite.

Tim Wardle costruisce un documentario partendo dalle video interviste di Robert e Edward e miscelando in maniera sapiente e coesa materiale eterogeneo (articoli di giornale, apparizioni tv, interviste alle famiglie adottive, fotografie). Per la prima parte del film sembra di vedere Genitori in trappola e di trovarsi davanti a un film per famiglie con un’atmosfera spensierata e a lieto fine.

Nella seconda parte la pellicola prende una piega diversa e svela il lato oscuro che si cela dietro il caso dei tre gemelli. Come in una pellicola di Alfred Hitchcock, in particolare Vertigo, dove una stessa attrice interpreta due personaggi diversi seguendo un preciso piano a danno del protagonista, anche in questo caso il caso dei tre gemelli non è avvenuto per caso. 

Il film costruisce una vicenda sempre più sconvolgente dove ogni documento svela un particolare della vicenda, come in un’indagine dove vengono raccolte prove per risolvere un caso. Si giunge a un passo dalla verità, una verità che fa male e che disgrega gli equilibri raggiunti. Come Edipo che scopre la verità sulle sue origini molte volte la scoperta può rivelarsi fatale. La pellicola si rivela interessante non solo per la vicenda curiosa e allo stesso tempo terribile che racconta ma anche per il fatto che proietta nel presente e in un certo senso anche nel futuro realtà che sembravano sopite da tempo.

In collaborazione con https://lumiereeisuoifratelli.com/