Jonathan Glazer (che esattamente 10 anni or sono realizzò Under the Skin) è sicuramente un serio candidato per la Palma d’oro con l’ultimo lavoro The Zone of Interest. Un film con uno sguardo inedito e originale su uno dei temi più trattati dal cinema: l’olocausto e i campi di concentramento.
Il film, liberamente ispirato dal romanzo omonimo di Martin Amis (deceduto proprio ieri), descrive la quotidianità del comandante di Auschwitz Rudolf Hoss. Un affettuoso padre di famiglia che vive letteralmente attaccato al lager in una casetta che sembra uscita dalla pubblicità del Mulino Bianco tanto è curata, fiorita e sistemata nei minimi dettagli.
Una pellicola agghiacciante perché mostra un lato “umano” di un aguzzino mentre a pochi metri di distanza il fumo del crematorio, da lui concepito, si alza inesorabile in cielo e in lontananza le urla dei detenuti si odono e fanno da contrappunto drammatico alla vicenda. Una tenera famiglia accanto al dramma storico e globale, un’antitesi potente.
Sono molte le scene che lasciano senza parole per la loro banale malvagità. Una su tutto è quella nella quale Hoss partorisce l’idea di come gasare gli ebrei. Ci pensa a una festa delle SS dove capisce, mentre ammira il soffitto alto della villa lussuosa, che i locali devono essere bassi per essere più efficaci.
Un film costruito molto bene, con la macchina da presa che non barcolla mai, nemmeno per un secondo e fissa dei quadri puliti, netti e precisi. Il rigore nelle inquadrature è la parola d’ordine perché deve fungere da segno formale che richiama la maniacale precisione di Hoss.
I fiori, i giochi con i figli e le coccole all’amato cane sono solo alcuni dei gesti quotidiani che Glazer mostra per “normalizzare” il protagonista. E non c’è mai un giudizio, una “tirata” moraleggiante, non serve assolutamente. Basta la vicinanza al campo. Basta vedere – mentre i bambini di Hoss e i loro amici si tuffano in piscina, allegri, in una calda giornata d’estate – il muro alto, il filo spinato e soprattutto il fumo di cadaveri che poco prima erano uomini e donne.