Prendete una grossa pentola Inox marca Universal e versate nell’ordine: Matt Damon, Zhang Yimou (La foresta dei pugnali volanti), Edward Zwick (L’ultimo samurai), Tony Gilroy (La serie di Bourne), Andy Lau (Internal Affairs) e la grande muraglia cinese. Fatto? Ottimo, ora date al tutto un tono epico e scagliategli contro dei misteriosi, giganteschi e piuttosto contrariati mostri.
Ecco sfornato così The Great Wall, una ricetta fusion cinese e statunitense costata circa 150 milioni di dollari, la cui presentazione a menù data da un trailer dal sapore piuttosto grossolano sembra andare in contrasto con la fama dei cuochi.
Da molto tempo si era parlato di una collaborazione tra Yimou e Hollywood per portare in scena un film dai toni eroici e grandiosi, in linea con le pellicole che ci ha abituati. A collaborare con il celebre regista cinese al film con il più alto budget mai realizzato in Cina, vediamo Damon nel ruolo di un mercenario che, dopo una vita fatta di battaglie futili, trova uno scopo nel combattere al fianco dei soldati cinesi contro queste bellicose creature, tenute lontane solo dal celebre muro. Autore il solido Gilroy (co-autore anche del recente Rogue One) tratto da un soggetto co-ideato dal navigato Zwick, non nuovo al genere.
Insomma un film che, nonostante possa sulle prime far storcere il naso a qualcuno abituato a concepire come sinonimo di epico parole come Lawrence d’Arabia o Ben-Hur, si presenta con una brigata di cucina di tutto rispetto che fa ben sperare in un buon risultato. Il film è previsto sui nostri tavoli per il 23 febbraio.
Una curiosità per i palati più fini: Matt Damon e il co-protagonista Andy Lau, hanno interpretato lo stesso personaggio rispettivamente in Internal Affairs e nel remake di Scorsese The Departed. Nel primo caso Lau era una talpa della triade cinese nelle forze di polizia di Hong Kong, nel secondo Damon era un membro della mafia irlandese nella Massachusetts State Police.