Alla fine della proiezione un bel “mah” è sfuggito a molti dei presenti della prima proiezione. E infatti non c’è molto da aggiungere rispetto a una storia che lascia un po’ interdetti. Sarà anche estrapolata da una storia vera; sarà anche un’analisi di una società (quella cinese metropolitana) malata. Ma tutto ciò non basta a giustificare un’ora di cinema (ma è poi cinema davvero?) abbastanza inutile.
Stiamo parlando di The Cold Raising the Cold, film del cinese Rong Guang Rong, inserito (senza una ragione valida) nella sezione Cineasti del presente.
Questa produzione racconta la vita di alcuni cittadini comuni che, d’improvviso smette di essere tale poiché interrotta da un folle omicida. Un giovane che senza motivo ammazza chi gli capita sulla strada. Una serie di quadretti che si spezzano lasciando l’amaro in bocca a chi li guarda. E congelati da un fermo immagine sgranato.
Insomma, non vale la pena spendere altre parole rispetto a quel “mah” iniziale.