Di recente mi hanno chiesto di tenere un laboratorio sulla scrittura di viaggio. Ho passato quindi in rassegna i vari mezzi di trasporto. Automobile, treno, nave, bicicletta, cavallo… ognuno ha pregi e difetti. In un certo senso, il più efficace resta l’unico perfettamente naturale, cioè camminare. Vorrei però portare alla vostra attenzione anche un mezzo di trasporto che, sebbene in disuso, ha i suoi indubbi vantaggi: il tappeto volante.

Esistono ancora? Come si trovano e come si guidano? Non la faccio lunga, anche perché di questo ho parlato nel laboratorio; mi limito a notare che i tappeti volanti non s’incontrano per forza dove uno si aspetta di trovarli.

Ecco la caratteristica fondamentale del tappeto volante: richiede immaginazione. Ne Il principe Ahmed e la fata Pari-Banu – non fa parte del corpus originale della raccolta, ma indica bene la tecnica di decollo. Bisogna concepire il desiderio di essere in un luogo, raffigurandolo nell’anima prima di vederlo con gli occhi.

Uno dei tappeti volanti più celebri si trova nella fiaba Aladino e la lampada magica. Il tappeto è un’aggiunta più tarda, nata da contaminazioni con la tradizione russa e approdata venticinque anni fa in un film d’animazione della Walt Disney: Aladdin (1992), diretto da Ron Clements e John Musker.
Il film è ricordato ancora oggi per l’efficacia con cui miscela i cliché dell’avventura esotica e un genere di umorismo moderno, da stand up comedian, tanto da venir considerato il primo passo del cosiddetto rinascimento Disney. Da Aladdin in poi, infatti, la major americana propone film destinati nello stesso tempo ad avvincere i ragazzi e a intrattenere gli adulti, con una narrazione spesso allusiva, costruita per reggere più livelli di comprensione. A quanto pare, la Walt Disney vorrebbe festeggiare il venticinquennale girando un remake, con attori in carne e ossa diretti da Guy Ritchie, ma la produzione starebbe incontrando difficoltà, forse per la paura di misurarsi con un film che ha segnato un’epoca del cinema di animazione. Difficile per esempio sarebbe trovare un interprete per il tappeto volante, che nel film del 1992 è un vero e proprio personaggio: parla, combatte, in una scena gioca perfino a biliardo (e lo fa con grande talento…).

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