L’amore fa girare il mondo, diceva un noto proverbio inglese. Ed è proprio il concetto che sta alla base della commedia Simple comme Sylvain di Monia Chokry, attrice canadese che ha recitato prima con Denys Arcand e poi con Xavier Dolan. Insomma, i due migliori registi di quel paese. Questa volta si mette dietro la macchina da presa e dirige una pellicola piacevole, divertente e che si inserisce bene nel filone dei due registi appena citati. Si può sicuramente affermare che da loro ha imparato a mantenere un bel ritmo e a realizzare un’opera divertente e coinvolgente.

Certo, l’opera non è originale ed è la sempreverde storia a tre: lui, lei e l’amante. Sophia è professoressa universitaria a Montreal e vive con il compagno Xavier (guarda caso lo stesso nome di Dolan) da dieci anni. Una coppia come tante e appartenente alla stessa classe sociale. Quando incontra Sylvain, carpentiere e uomo del fare, scocca il colpo di fulmine e nasce una vera e propria passione che non lascia spazio a nient’altro. Due mondi lontani anni luce ma che si attraggono come gli opposti delle calamite; una relazione resa davvero scoppiettante dall’alchimia che si percepisce sin da subito da parte di Magalie Lépine-Blondeau e Pierre-Yves Cardinal

Ma questo ardore durerà a lungo? Il compagno che fine farà? Le famiglie dei due amanti come reagiranno a questa storia così impetuosa? Tutte domande che lasciamo aperte per non anticipare la trama che offre momenti di pura allegria e altri più drammatici.

Sicuramente una piacevole e onesta visione, che qua e là lascia spazio anche al pensiero e, perché no, a qualche riflessione sulla questione di genere.

E come ha detto la stessa regista alla fine della prima: «Quello che ho trovato davvero bello è che la gente ha reagito parecchio durante la proiezione. Ho sentito molte risate e anche diversi applausi per alcune battute dei protagonisti. Questo significa che il pubblico è entrato nella storia e ha partecipato alle avventure dei miei protagonisti».