L’attrice spagnola Paz Vega ha interpretato ruoli da protagonista in film diretti da registi importanti quali Julio Médem e Pedro Almodóvar. Il suo primo lavoro da regista, il lungometraggio Rita, è stato proiettato in Piazza Grande venerdì 16 agosto. Il film racconta di Rita e Lolo, fratello e sorella, che hanno 7 e 5 anni e fanno parte di una modesta famiglia della classe operaia nella Siviglia degli anni ‘80. Rita sogna di andare al mare, ma a casa la parola del padre è legge, sempre: così comincia ad interrogarsi, con la sensibilità e gli strumenti di comprensione di cui può disporre una bambina della sua età, sul perché le cose vanno così. Comincia anche a rendersi conto che la sua casa sta diventando un luogo sempre meno sicuro, soprattutto per sua madre. Nel narrare il mondo dell’infanzia, le scelte registiche della Vega sottolineano, sin dall’inizio, la volontà di mostrare il punto di vista dei bambini, con la telecamera che si muove all’altezza del loro sguardo e che li segue da vicino, anche quando l’azione si svolge altrove, mostrando sui loro volti il passaggio delle emozioni. La narrazione filmica avanza con uno stile asciutto, controllato, pacato, aderendo ai ritmi lenti e ripetitivi dell’estate andalusa, e crescendo di intensità man mano che la vicenda progredisce. Nonostante Rita sia, tecnicamente, un’opera prima, quello della Vega è un lungometraggio maturo e consapevole, che con coraggio e tatto sonda il delicato, e a tratti precario, equilibrio fra la spensieratezza dell’infanzia e il complicato, e a volte contorto, mondo degli adulti.  

Un esordio registico sicuramente riuscito, grazie a un film delicato e mai scontato.