Il regista statunitense (premio Oscar) Ron Howard ha deciso di rendere omaggio al tenore italiano di fama mondiale che ha venduto oltre 100 milioni di dischi e che ha fatto la storia della musica.
Non è la prima volta che Howard dirige un film documentario indagando un esponente del mondo musicale. In passato si è infatti dedicato a Jay-z con Made in America e ai Beatles con il documentario The Beatles: Eight Days a Week – The touring years. Per non dimenticare altri film importanti come Apollo 13, A beautiful mind e Il codice da Vinci. Ora è la volta di Pavarotti, che viene descritto dal regista come una persona molto carismatica e divertente, arrivando a chiamarlo anche genio perché ciò che faceva era incredibile.

Il documentario di Ron Howard mette in evidenza come fin da bambino il cantante fosse stato a stretto contatto con la musica lirica. Il padre, infatti, faceva parte di una piccola associazione chiamata Corale Gioachino Rossini, composta da cantanti non professionisti, e fu proprio lui a trasmettere la passione al figlio. All’inizio, tuttavia, Luciano – malgrado le sue grandi doti fossero già evidenti – decise di tenere il canto lirico come disciplina accessoria e di impegnarsi nello studio per diventare maestro di educazione fisica.

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