Siamo nel 2011 in Afghanistan. E già il luogo offre da subito, un’indicazione delle problematiche che questa bella animazione tratta da una vicenda realmente accaduta.
La storia, infatti, gira attorno a Herra, una giovane ceca, che s’innamora di Nazir, un afgano che la porta a vivere nel suo paese. Nella famiglia in cui si integra piuttosto bene, c’è il nonno liberale, il brillante figlio adottivo Maad e la cognata Freshta, che farebbe di tutto per sfuggire alla morsa violenta del marito violento e retrogrado.
My Sunny Maad è reduce da diversi premi in giro per i festival di mezzo mondo ed è stato nominato, con merito, per un Golden Globe.
L’animazione ha molte contaminazioni: dal realismo magico (rappresentato dal ragazzo adottato) al documentario (con i riferimenti a eventi realmente accaduti all’epoca) passando per il film popolare e accessibile a ogni età. La regista Michaela Pavlátová riesce infatti ad avere un approccio molto realistico e un trattamento narrativo e visivo estremamente semplice e lineare. Ma ogni scena è ben studiata ha una sua ragione d’essere all’interno dell’opera.
Il nucleo narrativo è focalizzato sul ruolo della donna nella società afghana: uno dei temi più importanti all’epoca e che nel frattempo non si è comunque risolto. Infatti, la vita di Herra ruota soprattutto attorno alla scoperta progressiva del paese del marito Nazir. Lui, comunque molto più aperto della maggior parte della popolazione afgana, al principio fa di tutto per aiutarla, ma nel corso del tempo inizia ad assumere atteggiamenti da padre-padrone che allontanerà la sposa.
Interessante anche il personaggio del ragazzo, Maad. Un trovatello dalla testa enorme e calva e dai muscoli atrofizzati. Un personaggio che si avvicina appunto al realismo magico, e che ha già nell’aspetto fisico un’anomalia rispetto alle rigide regole locali. Oltre a offrire il suo punto di vista alla vicenda nella quale sono immersi i genitori adottivi ha anche una buona dose di ironia e umorismo con la quale riesce a sdrammatizzare alcuni eventi altrimenti drammatici. È appunto il sole del titolo, la luce in mezzo al buio di una severa dittatura talebana.
Programmazione cinematografica (versione originale sottotitolata in italiano).
A partire da giovedì 28 aprile
Acquarossa, cinema Teatro
Massagno, cinema Lux
Mendrisio, Multisala Mignon
Da giovedì 5 maggio Ascona, cinema Otello Serata speciale Giovedì 28 aprile alle 20.30 avrà luogo al Lux di Massagno una serata speciale organizzata da Amnesty dedicata all’Afghanistan