Il concorso principale, quello che darà la Palma d’oro, si apre con un regista che a Cannes è di casa: il giapponese Hirokazu Kore-eda (già vincitore nel 2018 con il film Un affare di famiglia). L’autore nipponico ha presentato il nuovo lavoro intitolato Monster. Un’opera che da un lato si rifà ad Akira Kurosawa con Rashōmon (1950). Nel senso che la vicenda è raccontata dai vari protagonisti a loro modo, ognuno offre il suo punto di vista sulla storia e lo spettatore viene guidato in questo passaggio in modo naturale. D’altro lato riprende le sue analisi sul mondo infantile e le sviluppa in modo interessante e attento alle sfumature.

La storia è presto detta: quando Saori vede suo figlio Minato che inizia a comportarsi in modo strano, si preoccupa. Scopre che a monte c’è un’angheria subita dal ragazzo da parte di un insegnante e si precipita a scuola per fare chiarezza, incolpando il docente. Ma se la storia si dispiega all’inizio attraverso gli occhi della madre e tu spettatore pensi di aver capito, poi il punto di vista passa all’insegnante e infine la osserviamo con gli occhi del bambino. Solo in quel momento hai tutti gli elementi per ricomporre il puzzle e per capire che forse non tutto è come era sembrato all’inizio.

A firmare la sceneggiatura è Yuji Sakamoto e di lui ha detto il regista: “Tra tutti gli sceneggiatori ancora in vita, Sakamoto è quello che preferisco. Le nostre storie hanno argomenti e temi simili, anche se le abbiamo scritte in momenti e tempi diversi”. E come non accennare alla musica del compianto Ryuchi Sakamoto, qui alla sua ultima colonna sonora?

È un mondo, quello infantile che descrive il regista giapponese, fatto di piccole angherie, scherzi, prese in giro e sentimenti repressi; in altre parole, disegna in modo realistico quegli anni senza fare sconti a nessuno, bambini compresi.

Il tutto parte con un incendio di un palazzo e termina con una scena di pioggia. Nel mezzo tanto fango calpestato e tanta aria di libertà.

Il concorso parte molto bene e il Sol Levante può sperare in un nuovo premio francese.