Magari, in prima mondiale, è stato il film che ha aperto la 72esima edizione del Locarno Film Festival. Primo film ufficiale dell’evento e anche primo film di Ginevra Elkann. L’emozione quindi era tanta ed era molto palpabile, tanto che non sono mancati gli occhi lucidi della regista nel momento del suo discorso.

Un film italiano e francese che ha come protagonisti Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher e tre giovanissimi attori alle prime armi; Milo Roussel, Ettore Giustiniani e Oro De Commarque.

La storia racconta le faccende di una famiglia in cui i genitori sono divorziati, concentrandosi sul punto di vista di Alma, la figlia più piccola, che spera in cuor suo che la madre e il padre ritornino insieme.

La trama è in parte autobiografica e il titolo nasconde il desiderio che aveva Ginevra Elkann da bambina e cioè che un giorno, magari, i suoi genitori si riavvicinassero. Alma, quindi, oltre che darti la possibilità di fare un viaggio nel mondo innocente dei bambini rappresenta anche la regista in tenera età.

Una particolare caratteristica è l’intercalarsi della lingua italiana con quella francese, siccome si tratta di una famiglia bilingue e il miscuglio tra le due lingue avviene in maniera così spontanea che invece di allontanarti dalle loro dinamiche ti fa sentire ancora di più parte della loro storia.