I profondi segni del trauma di Mima riaffiorano minando la sua quotidianità. Cronaca dell’indelebile traccia del dolore che si radica profondamente nella mente, fino a riemergere con violenza sulla pelle. Mina non riesce a uscire dal senso di colpa che la pervade e finisce col punire sé stessa con l’autolesionismo.
Una storia come tante ce ne sono, raccontata con immediata chiarezza e attraverso una recitazione credibile e curata. Loop, il circolo vizioso dal quale è difficile uscire, si presta ad essere visto da tutti e sembra il preambolo di uno psico thriller da godere per ben più di 20 minuti. Il trailer di un prossimo lungometraggio.
Il film in una frase: la mente non cancella.
VOTO: 5
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