di Simone Visparelli
Il 2018 è stato un anno ricco di nuove produzione cinematografiche e televisive in Ticino. Tra i coming soon di casa nostra che prossimamente potremo goderci sugli schermi e sul sito della Radio-televisione svizzera anche il film di Fabio Pellegrinelli L’ombra Del Figlio.La storia, scritta da Daniela Morelli e Francesca Serafini, racconta di un importante chirurgo ticinese, Giovanni Barbieri, e di suo figlio, Alberto, divenuti estranei a seguito della morte improvvisa di Laura, moglie e madre. Sarà una violenta aggressione di Alberto ai danni di un giovane ragazzo ucraino, Ivan, e il coinvolgimento di Giovanni in una losca vicenda con un clan mafioso dell’est a dare il via al riavvicinamento di questi due mondi e alla scoperta l’uno dell’altro. Abbiamo intervistato il regista, ora al montaggio e alla finalizzazione di questa che è la sua opera prima.
Fabio Pellegrinelli, regista televisivo per programmi come Patti Chiari, ma anche di due Web Series RSI, Notte Noir e La Strategia dell’Acqua. Come è stato confrontarsi con la regia di un lungometraggio?
Ho provato una grande paura (ride). Perché finché si tratta di una serie web è un progetto di dimensioni abbastanza discrete, mentre realizzare un lungometraggio significa avere mezzi produttivi importanti e molte più persone coinvolte. Una grande responsabilità insomma. Il punto centrale è fare tuo il film. Il progetto era nel cassetto da molto prima che io fossi coinvolto e il primo passo è stato analizzare la sceneggiatura e comprenderla fino in fondo. Non puoi arrivare sul set dicendo a te stesso: ‘non credo a questa scena al 100% però la faccio lo stesso’ ma deve arrivare ad appartenerti completamente.