Non sappiamo se la giovane regista abbia letto il romanzo di Moravia Gli indifferenti, ma questo corto ha un tono che ci ha ricordato quel libro. Tre ragazzi che vagano per la città senza un senso comprensibile. Tre anime in pena che attraversano lo schermo ricordandoci come il movimento all’interno dell’inquadratura sia quasi più importante del travelling. Ma alla fine nulla di più. Solo un esercizio riuscito a metà e un senso d’indifferenza che permane.

Il film in una frase: Meglio leggere Moravia

VOTO: 3,5

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