Mi sono entusiasmata. Un film che si regge completamente sul dialogo è una rarità per un corto. Ma non è solo una rarità è anche un azzardo, perché scrivere un buon dialogo è sicuramente difficile. Il risultato? Una pellicola divertente, vera, e comunicativa. Il confronto tra generazioni, la voglia di raccontarsi, la goffaggine che spesso ci accompagna quando cerchiamo di presentare noi stessi agli altri. Una riflessione estemporanea sulla psicologia umana e sulla società. La perfetta caratterizzazione dei personaggi con piccoli gesti e con silenzi di normale imbarazzo, che fanno parte della vita di ognuno di noi. Questo film è ricco. Ricco di tutto. Retto dalla bravura degli attori e scritto con grande sapienza. Il pensiero che mi viene è che il regista sia pronto per girare un lungometraggio, film che andrei senza ombra di dubbio a vedere. Ci ha regalato 18 minuti di mondo senza uscire mai da una stanza.

Il film in una frase: la perfezione della realtà.

VOTO: 6

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