Scritto da Maria Vittoria Guaraldi
Il mistero della casa del tempo (The house with a clock in its Walls) è un film diretto da Eli Roth e presentato alla tredicesima edizione della Festa del cinema di Roma nella Selezione ufficiale. È tratto dal romanzo del 1973 La pendola magica di John Bellairs e illustrato da Edward Gorey. Ha come tema il percorso di formazione di un individuo con molti elementi magici.
Lewis Barnavelt, rimasto orfano di entrambi i genitori, si trasferisce nella grande ed eccentrica casa dello zio Jonathan. La dimora nasconde tante porte quanti sono i suoi misteri e segreti e Lewis a poco a poco, anche con l’aiuto di Mrs Zimmerman, li scoprirà tutti, compreso quello di un orologio racchiuso nelle pareti della casa.
Eli Roth confeziona una storia di formazione di un bambino che deve imparare a cavarsela da solo o meglio a essere coraggioso. Le inquadrature si concentrano maggiormente nella casa e nel vicino giardino. Sono presenti anche inquadrature della scuola di Lewis ma non incidono sull’economia del film. Roth inquadra molto spesso i personaggi in primo piano o a figura intera sottolineando i momenti di suspense con la musica o con il silenzio.
Jack Black, nelle sale anche con Piccoli brividi 2- I fantasmi di Halloween e Don’t Worry di Gus van Sant, interpreta un eccentrico mago un po’ irascibile che cerca di educare il nipote alla magia. Le sue espressioni lo rendono un attore molto versatile e adatto a conferire quella giusta dose di humour al personaggio.
Cate Blanchett, grande diva contemporanea, interpreta Mrs Zimmerman, migliore amica di Jonathan e maga dotata di grande intelligenza e bravura. Il suo sapere e la sua lucidità si rivelano utili nell’affrontare le numerose situazioni di pericolo.
Lewis è interpretato dal giovane Owen Vaccaro, noto per Daddy’s Home e Daddy’s Home 2. Il suo personaggio mostra l’evoluzione da bambino indifeso a bambino che trova il coraggio per salvare chi gli vuole bene e smettere di essere dipendente dall’aiuto dei genitori.
Il film è un buon prodotto per famiglie che riesce a tenere viva l’attenzione dello spettatore con numerose situazioni e imprevisti anche se si concentra maggiormente nella casa. Gli effetti speciali sono efficaci e si inseriscono perfettamente in una scenografica molto accurata La sceneggiatura è solida e possiede tutte le carte in regola per configurasi come un vero viaggio dell’eroe: i personaggi cambiano e raggiungono una nuova consapevolezza riuscendo a fare pace con il proprio passato. Eli Roth ha trattato il genere horror ma qui lo stempera con la fiaba e la magia rendendo il film più interessante e più originale anche se inserisce elementi classici come cimiteri e pupazzi che si animano e ci guardano. Come la caverna delle meraviglie di Aladin, la casa e il film stesso si schiudono e rilevano i loro numerosi segreti come tante scatole cinesi. Basta avere la chiave giusta e sapere dove cercare.
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