Posso scegliere – tra tutti i film presentati in questi giorni alle Giornate di Soletta – di parlare di un’opera di serie B (o Z come direbbe un’amica)? Sì, perché Il gèle en enfer di Jean-Pierre Mocky è strampalato, pieno zeppo di difetti e in alcuni momenti persino bruttino e noioso. Ma proprio per questa ragione mi attrae anche di più. Inserito nel programma speciale dedicato alla regione del Giura (svizzero e francese) è stato proiettato alle 10 di sera al Capitole (uno dei cinema storici del centro cittadino).
La trama è piuttosto semplice e scontata. Un ex galeotto (lo stesso Mocky) e una prostituta ninfomane (Lauren Grandt, che fu anche sua compagna nella vita) progettano di attaccare un convoglio postale. Portando sullo schermo un romanzo dello scrittore americano Elliott Chaze, il regista, noto per il suo spirito ribelle, trasforma i paesaggi del Giura nello sfondo di un thriller anarchico che mescola humor e inseguimenti, scene di nudo e paesaggi industriali come l’ettenzione dedicata alla cittadina di Tenay, un luogo di passaggio costantemente attraversato da camion e dove i ladri vogliono compiere la rapina.
Sgangherato, dicevo, per una serie di ragioni. Anzitutto per una recitazione antirealista dei due protagonisti che fa sorridere gli spettatori. Inoltre, abbiamo anche diversi personaggi secondari che non sono neppure degni della commedia all’italiana degli ultimi anni, quando cioè era stanca e indolente. Per non parlare della costruzione delle varie scene che è approssimativa, raffazzonata e poco curata. Anche la tensione narrativa, dopo un inizio divertente e promettente, ha un enorme calo nel mezzo del racconto quando i nostri eroi preparano il colpo.
Si nota l’assenza di un budget degno di tal nome e forse i pochi soldi raccolti dalla produzione sono finiti dell’ideazione del poster che fece discutere all’epoca (siamo nel 1990) dove si intravedeva il sesso di due angeli.
Insomma, un’opera degna di finire nella nostra sezione dei Film Brutti curata, sulla rivista, da Dario Duranti. Ma anche tanto genuina e libera da meritare una segnalazione sul sito.