Cosa pensate se sentite la parola vacanza? Vi viene in mente la spensieratezza? Il trascorrere le giornate senza degli orari prefissati? La tranquillità? O l’adrenalina?
In questo momento storico ciò che potrebbe venirvi in mente è che nell’ultimo periodo avreste voluto trascorrerle in un modo diverso…
Ed ecco che il cinema può venire in soccorso per farci sognare comunque ricordando alcune delle vacanze rimaste nell’immaginario collettivo, facendo la storia del cinema o che semplicemente si distinguono per la loro comicità.
Uno sguardo alle vacanze in un modo leggero, lo stesso sentimento con cui bisognerebbe viverle.
Nel cinema possiamo trovare diversi tipi di vacanze, da quelle incentrate più sul romanticismo a quelle che puntano più sul divertire lo spettatore, in cui sovente capita che ciò che accade si avvicini alla tragedia.
Una delle più famose nella storia del cinema è il soggiorno a Roma della principessa Anna in Vacanze romane (1953), diretto da William Wyler. Una giovanissima Audrey Hepburn si aggira per le strade della capitale ed incontra un giovane giornalista statunitense, interpretato da Gregory Peck, che le fa vivere la vacanza in un modo sicuramente inaspettato.
L’eleganza di Roma si sposa benissimo con quella dell’attrice, mentre la sua imponenza si lega in modo perfetto all’attore, che durante la sua carriera ha spesso impersonato personaggi idealisti e di elevata statura morale. È la cornice perfetta per questo duo grandioso e immortale, come la città eterna.
Restiamo sul tema sentimentale per parlare di una delle vacanze che ha fatto sognare tutte le donne del mondo, ovvero quella trascorsa da Baby in Dirty Dancing – Balli proibiti (1987), diretto da Emile Ardolino. Le vicende si svolgono in un elegante villaggio turistico in cui ogni giorno vengono proposte attività e spettacoli per gli ospiti della struttura.
Una vacanza che, oltre a raccontare la storia d’amore tra Johnny e Baby, mette in luce la differenza tra le classi sociali e i pregiudizi che possono nascere quando si osserva qualcosa da una posizione esterna, basandoci solo su ciò che crediamo.
È una storia dove si lotta per far prevalere il bene, per evitare che apparenze e credenze prevalgano sulla verità.
Per Baby, che è interpretata da Jennifer Grey, sarà un’estate indimenticabile: vive delle esperienze nuove, che da ragazzina la fanno diventare donna, con tutti i pro e i contro del caso. Capisce che spesso bisogna lottare per ottenere ciò che si vuole e per ciò che è giusto.
Un’estate, quindi, che per lei diventa memorabile e un film che lo è diventato altrettanto per noi. Ancora oggi è considerato un classico e una delle pellicole più romantiche di sempre; e la colonna sonora ha sicuramente contribuito in modo importante, le canzoni, infatti, sono in grado di entrare nell’animo dello spettatore. Non sto parlando solo di The time of my life, vincitrice dell’Oscar e del Golden Globe come miglior canzone, ma anche per esempio di She’s like the wind, brano scritto dallo stesso Patrick Swayze, che nel film interpreta Johnny Castle. Degno di citazione è anche Hungry eyes, pezzo cantato da Eric Carmen, che è utilizzato mentre Baby sta prendendo le lezioni di ballo.