A Ginevra sono stati attribuiti i premi per i migliori film svizzeri dell’anno. A vincere il Quartz quale miglior pellicola è stata, meritatamente, Ma vie de courgette di Claude Barras, che era già finita nella cinquina degli Oscar per il miglior film d’animazione. Un ulteriore conferma della qualità di quest’opera.

Nella serata organizzata dall’Ufficio federale della cultura, con la presenza del consigliere federale Alain Berset, oltre alla zucchina, a farla da padrone sono state due pellicole: Die göttliche Ordnung, e Un juif pour l’exemple, che avevano ottenuto 7 e 3 nominations. Infatti come migliore interprete maschile è stato premiato Bruno Ganz per il ruolo di Arthur Bloch in Un juif pour l’exemple, mentre migliore attrice è risultata Marie Leuenberger, per il ruolo di Nora nel film Die göttliche Ordnung. Il riconoscimento per la migliore interpretazione da non protagonista è stato attribuito a Rachel Braunschweig, per il ruolo di Theresa sempre in Die göttliche Ordnung.

Per le altre categorie la giuria ha premiato, quale miglior film d’animazione, Au revoir Balthazar, di Rafael Sommerhalder. Invece si sono divisi il premio per il miglior cortmetraggio a Bon Voyage di Marc Raymond Wilkins e La Femme et le Tgv di Timo von Gunten (anche questo nella cinquina finale per la corsa all’Oscar). Quale miglior documentario è stato scelto Cahier Africain di Heidi Specogna.

Da segnalare ancora che durante la serata il Premio d’onore del cinema svizzero di 30mila franchi è andato all’attore Bruno Ganz, definito «uno dei più illustri attori di lingua tedesca, pluripremiato e presente sulla scena cinematografica e teatrale internazionale in un’infinità di produzioni».