Di Roberta Nicolò
Un lavoro per la televisione di Alberto Meroni. Un film pensato come fosse una pièce teatrale e girato da chi di solito fa cinema. Questo il film Grand Hotel Stella Alpina, che andrà in onda sulla RSI la sera di capodanno. Una produzione tutta locale che promette divertimento e buonumore, ma che non manca di spunti di riflessione sul valore degli affetti familiari. Abbiamo avuto occasione di seguire le riprese sul set durante la scorsa primavera. L’intero film si svolge all’interno dell’Oratorio Santa Maria di Mendrisio, dove la scenografia di Daniele Crimella ha letteralmente trovato spazio. Stanze d’albergo abitate da personaggi improbabili e una hall quasi surreale per una storia natalizia che vede in scena attori di grande esperienza, ma anche alcuni esordienti.
La storia è una favola moderna scritta dal commediografo Diego Bernasconi e dal regista Alberto Meroni, per riflettere sul significato di famiglia e sui valori dei rapporti umani. Una commedia divertente, parlata in dialetto e interpretata da tanti beniamini della scena locale. Un unicum, un film corale, come lo definisce il regista Alberto Meroni che abbiamo incontrato a Mendrisio per parlare di Grand Hotel Stella Alpina ma anche di cinema e televisione.
Raccontaci questo film.
L’idea produttiva è quella di rappresentare un microcosmo, in questo caso un albergo, ma che potrebbe anche essere una casa, un paese, una nazione, insomma un luogo fisico ma allo stesso tempo simbolico. In questo microcosmo si incontrano personaggi strani e divertenti. Tutto ruota intorno al rapporto di un padre, proprietario dell’Hotel e della figlia (ndr. interpretati dal Yor Milano e Simona Bernasconi). Sono due generazioni a confronto, un paragone nel quale ognuno dà il meglio che può. Due modi diversi di vedere la realtà che a volte si scontrano. Per il padre, per esempio, il suo è l’albergo più bello del mondo, pur essendo in realtà una catapecchia, ma i ricordi che lo abitano sono tali da renderlo un luogo speciale e caro. Mentre la figlia, giovane e al passo coi tempi, lo vorrebbe più moderno, tecnologico, efficiente. Alla fine l’amore è quello che conta e i due finiranno col capirsi l’un l’altra un po’ di più.