Furio Scarpelli (1919-2010) è stato uno sceneggiatore, ma anche giornalista, disegnatore, scrittore, scenografo e pittore italiano. Ed è ricordato, soprattutto, per aver scritto moltissime commedie insieme a Age (Agenore Incrocci). Pellicole che tutti ricordano perché, nel secondo dopoguerra, ebbero un notevole successo. La famosa coppia Age & Scarpelli, in quegli anni, divenne un marchio di fabbrica. Finita la collaborazione ognuno lavorò per conto proprio e Scarpelli scrisse, da solo o in collaborazione con altri sceneggiatori, le storie di altri successi.
Il nostro collaboratore (nonché regista e sceneggiatore) Silvio Maestranzi, lo aveva incontrato e intervistato qualche anno fa. Qui, proponiamo quell’incontro. Ricco di fascino e di pensiero.

In un chiaro e piacevole pomeriggio di primavera mi trovai ospite in casa di Furio Scarpelli, nel centro di Roma, per un’intervista su vari temi che riguardavano lo scrivere per il cinema e non solo.
Ci sentimmo subito a nostro agio, l’assistente che m’accompagnava ed io, per i modi antiretorici ed estremamente gentili del padrone di casa. Non ci fu da parte nostra nessun problema nel fare diverse domande a quel gentiluomo sedutoci di fronte, che stava già sfiorando i 90 anni portati brillantemente, con l’ironia di una voce capace di evocare, con semplicità, riflessioni profonde ed esperienze personali. Avevamo davanti uno dei padri del cinema italiano.

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