Scritto da Maria Parisi in collaborazione con https://lumiereeisuoifratelli.com/
La vita di un piccolo circo di strada viene sconvolta dall’occupazione tedesca, 4 freaks (Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini) abituati a fuggire il mondo reale vengono così catapultati nella Storia.
Il regista Gabriele Mainetti ci mostra ancora una volta come contaminando i generi più noti in Italia e i film americani possa nascere un ibrido unico e personalissimo. Se con Lo Chiamavano Jeeg Robot si mischiava il dramma di periferia, i super eroi e il gangster movie qui sono i filmoni del neorealismo, in primis Roma città aperta, che si uniscono ai fumetti Marvel (soprattutto X-Men e i Fantastici 4), Freaks incontra L’armata Brancaleone.
Lo fa grazie ad una smisurata cultura Pop, spaziando tra i maestri di ieri e di oggi (Fellini, Spielberg, Burton, Tarantino, Gilliam) e un’immaginazione che sembra non porsi limiti.
Questa storia di strani e diversi (buoni o cattivi che siano) pur peccando di un finale troppo ridondante e di qualche incoerenza narrativa, è una perla rara nel panorama del cinema italiano, che speriamo avrà il successo che merita, aprendo la strada ad un’intera gamma di film che in Italia ci mancano come l’ossigeno.