Fantastique di Marjolijn Prins è un documentario ibrido che si muove sul confine sottile tra realtà e immaginazione, tra cronaca quotidiana e sogno. Presentato nella sezione Locarno Kids, il film racconta la storia di Fanta, una ragazza guineana di 14 anni che vive a Conakry, capitale della Guinea. Il suo nome è reale, così come la sua storia: Fanta è una contorsionista in erba, l’unica ragazza all’interno di un gruppo acrobatico, e ogni giorno si barcamena tra gli allenamenti, la scuola e la cura della madre malata.

Il film segue con sensibilità e rispetto il percorso di questa giovane, sospesa tra responsabilità adulte e il desiderio di realizzare i propri sogni. In una palestra improvvisata e polverosa, sotto il sole africano o la luce fioca di un cellulare con cui studia la sera, Fanta incarna la determinazione e la forza dei sogni vissuti in condizioni difficili. Ma Fantastique non è solo una storia di resilienza: è anche un racconto visivo costruito con tocchi poetici e simbolici. Le tonalità blu della notte, una collana trovata per caso, il bagno nel mare immersa in giochi di luce onirici: tutti questi elementi contribuiscono a un’atmosfera sospesa, dove il realismo magico si intreccia alla concretezza della vita quotidiana.

La regista Marjolijn Prins, documentarista olandese con un background nelle arti visive, ha incontrato Fanta durante un viaggio con l’Amoukanama Circus, associazione che unisce artisti africani ed europei. Colpita dall’energia e dalla disciplina della giovane, Prins ha deciso di costruire attorno a lei un film che non fosse semplicemente un reportage, ma una narrazione sull’emancipazione, la crescita e l’identità. Consapevole del proprio ruolo di osservatrice bianca e occidentale, Prins ha lavorato con una troupe in parte guineana, per garantire autenticità e rispetto nella rappresentazione culturale.

Fantastique si distingue per la capacità di fondere documentario e finzione con delicatezza, permettendo allo spettatore di immergersi in un mondo dove la fatica convive con la speranza, e dove l’immaginazione è una forma concreta di resistenza. La musica, i colori e il ritmo del film riflettono quella gioia profonda e contagiosa che appartiene all’infanzia ma che, in contesti come quello di Fanta, si trasforma presto in una forma di coraggio.

Senza mai cedere al sentimentalismo il film propone uno sguardo partecipe e mai invadente sulla soglia tra infanzia e maturità, tra imposizioni sociali e autodeterminazione. In un mondo in cui spesso il futuro sembra deciso da altri, Fanta comincia lentamente a porsi domande e a cercare la propria voce. E lo fa con la grazia e la forza di chi si muove tra le possibilità come un’acrobata tra i fili dell’aria.

Film delicato e capace di parlare ai bambini e agli adulti con la stessa intensità, Fantastique è una riflessione sulla crescita, i sogni e la libertà di scegliere chi diventare.