Prendi una lavatrice e mettici tutti i generi del mondo. Poi accendila e vedi quel che succede. Si potrebbe sintetizzare in questo modo Everything Everywhere All at Once, l’ultimo lavoro dei Daniels, cioè Daniel Kwan e Daniel Scheinert. Un film che è un vortice da cui è difficile uscire vivi.
Nelle sale da oggi la pellicola racconta di Evelyn Quan Wang (Michelle Yeoh), una cinese-americana che gestisce una lavanderia (guarda un po’) con il marito Waymond. Sull’orlo del fallimento e del divorzio, incapace di accettare l’omosessualità della figlia Joy, la protagonista viene a sapere da un’agente dell’agenzia delle entrate americane (interpretata da Jamie Lee Curtis) che in infiniti altri mondi esistono altre versioni di sé stessa. Un momento fondamentale perché è proprio da quell’istante che esplode la narrazione. C’è di tutto dai combattimenti di kung fu al metaverso, dal film d’amore alla Wong Kar-wai all’estetica di Tarantino e Quentin Dupieux. Ma non sono solo i riferimenti a essere strabordanti, anche le musiche, il formato, lo stile e i tempi si mescolano dentro la lavatrice di Evelyn.
I salti temporali tra presente e futuro, quello da una dimensione all’altra, quelli tra un luogo e un altro sono armonizzati da un montaggio che non dà tregua, con un numero impressionante di inquadrature.
E poi ci sono i temi: certo c’è quello relativo all’integrazione con la famiglia cinese che non conosce bene la lingua inglese e quindi si trova davanti a un muro comunicativo. Ma abbiamo anche la relazione tra madre e figlia, con la prima che fa fatica ad accettare l’inclinazione sessuale della ragazza e questo aspetto si riflette e si trasforma nella realtà parallela e virtuale. E è pure presente la questione dell’autodifesa e della crescita personale: la protagonista passa dall’essere una donna sottomessa a eroina sicura di sé in un percorso tipico della cultura americana.
Insomma, tanta roba e soprattutto uno sguardo che passa dal cinema d’autore all’action movie ogni cinque secondi con disinvoltura e tanta voglia anche di far ridere.
P.S. Da notare che il film segna il ritorno alle scene dopo 40 anni di Ke Huy Quan, interprete degli amatissimi Data (I Goonies) e Short Round (Indiana Jones e il tempio maledetto). Oltre a Jamie Lee Curtis e a Michelle Yeoh.