di Maria Vittoria Guaraldi
Correndo Atràs, presentato alla tredicesima edizione della Festa del cinema di Roma, è un film diretto dal regista brasiliano Jeferson De. Racconta una storia di riscatto sociale e di aspirazioni personali. Paulo Ventania, detto Burrasca, sopravvive vendendo chincaglierie per le strade di Rio de Janeiro. Un giorno conosce per caso un ragazzo, Glanderson, che ha un talento formidabile per il calcio. Grazie alla sua creatività e parlantina Ventania cercherà di realizzare il sogno del ragazzo di diventare un calciatore professionista e di cambiare vita. Jeferson De traccia una vicenda intrisa di colori e di speranza di una vita migliore immergendosi nella Rio de Janeiro e in San Paolo. Le inquadrature vanno dalle figure intere, a primi piani e dettagli. Sono presenti anche due inquadrature dall’alto. Il ritmo è regolare ma alcune scene sono rallentate o rese più veloci. Il regista ci mostra le realtà variegate del Brasile: dalla gente che si guadagna da vivere confezionando cibo o gestendo una bancarella al mercato a quella che vive nei grattacieli di San Paolo.
Aìlton Graça, attore brasiliano, interpreta Ventania. La sua allegria e il suo altruismo sono il perno centrale del film: è lui il vero motore della storia che porta avanti ben due sogni. Il suo voler fare del ragazzo un campione si intreccia con suo desiderio di cambiare vita senza essere più sommerso dai debiti e vittima di gente che lo vuole sfruttare. Juan Paiva, altro attore brasiliano, interpreta Glanderson. È un ragazzo pieno di sogni, di amici. Si fida del suo nuovo amico e allenatore e insegue i suoi obiettivi senza mai abbattersi. Rispetto a Ventania il suo personaggio rimane in disparte e la sua personalità non viene tracciata in maniera completa. Ventania occupa parecchio posto nella storia e non si approfondisce quello che prova il ragazzo davanti a un cambiamento così radicale della sua vita.
Nel complesso il film è una storia ben riuscita che mette in luce due vicende personali pennellando anche con poche inquadrature le realtà che le circondano. Riesce ad essere un prodotto gradevole per tutti soprattutto perché zucchera gli aspetti più duri e violenti di cui la società è intrisa. Inoltre è una storia di formazione dove un ragazzo fa di un difetto un pregio e si prepara per una nuova vita. È un sogno a colori che si riflette non solo per le strade ma anche nei cargo sulla nave che porta verso una nuova vita.
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