Il cortometraggio della giovane regista brasiliana Camila Kater ha vinto il nostro Murakami d’oro con la sua animazione Carne. 5 storie al femminile per raccontare il rapporto intimo e tal volta difficile con il proprio corpo. 5 stili di animazione che ben sottolineano le differenze e la complessità dell’essere donna. 5 storie che entrano intimamente sottopelle, regalando uno spaccato di quanto la femminilità sia oggi vista come qualcosa di stereotipato e anti-naturale.

“Sono partita dalla mia esperienza personale, la mia difficoltà a relazionarmi in modo sereno con la mia fisicità. Mi sono interrogata sugli aspetti che contraddistinguono la femminilità nelle diverse fasi della vita. Ho quindi pensato di realizzare un film che parlasse in maniera aperta dell’essere donna, un documentario animato nel quale, il nostro corpo, viene paragonato ad un pezzo di carne –  spiega la regista Camila Kater – Ho incontrato donne diverse per esperienza di vita e per età. Ho raccolto la loro testimonianza. Volevo un film che parlasse non solo alle donne ma anche agli uomini, che potesse contribuire ad aprire un canale di comunicazione. Le testimonianze che ho avuto qui a Locarno mi hanno fatto capire che il film in effetti stimola la riflessione. La società in cui viviamo non aiuta a trovare un buon equilibrio con il nostro corpo che continua a cambiare, ma il film mostra anche un aspetto positivo, apre al dialogo e non vuole fare della condizione femminile una sorta di vittimismo. Essere troppo grasse o troppo magre, o non sufficientemente attraenti oppure troppo formose. Lo sfiorire della gioventù. Sono tutti elementi che ci vengono imposti dall’esterno. Ma la natura presuppone che il nostro corpo cambi e questo non può e non deve essere un difetto”.

Il film è una sfida al mondo del audiovisivo di oggi. Un team al femminile che, oltre alla regista, vede impegnate le produttrici Chelo Loureiro, Livia Perez. “Oggi è difficile per una donna emergere nel mondo del cinema, la considerazione nei confronti di una regista donna non è la stessa rispetto ad un collega uomo. Nell’animazione questo è ancora più evidente. Carne è quindi un film che mette in campo una forte unione di donne pronte a cambiare questo modo di vedere le cose” precisa Chelo Loureiro.