Un ritratto puntuale della distanza che si crea tra le persone, anche quando queste vivono sotto lo stesso tetto. La decadenza della società occidentale raccontata attraverso la vita di Irene e della sua famiglia. Un film crudo e disincantato. Una narrazione chiara e di facile lettura quella proposta da Sean Robert Dunn. Qui l’attenzione non è al come ma al cosa. E per passare un messaggio occorre colpire lo spettatore. Il dramma si svela con efficacia e naturalezza e arriva. La desolazione te la senti addosso, vedi con chiarezza la deriva interiore e quella che ci circonda.
Il film in una frase: la solitudine del contemporaneo.
VOTO: 5
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