I film della Semaine de la critique sono sempre garanzia di originalità. E anche il secondo passato quest’anno a Locarno Another Reality lo ha confermato. Un’opera che segue la vita di cinque uomini, di origine diversa e con una storia dura alle spalle, con una particolarità in comune: l’appartenenza a clan e a bande fuorilegge. I registi Noël Dernesch e Olli Waldhauer filmano nella vita quotidiana, tra palestra, locale notturno, bar e strade di periferia, questi personaggi. Ne evidenziano le abitudini e cercano di capirne le psicologia attraverso una serie di domande delle quali intuiamo l’esistenza ma di cui conosciamo solo le risposte. E allora scopriamo che Ahmad non vuole cedere alla tentazione dei soldi facili cui è esposto quotidianamente mentre Parham ha cambiato strada e da delinquente di strada si è trasformato in musicista rap.

Particolarmente interessante sono i ragionamenti che fanno anche tra di loro, le logiche di gruppo e soprattutto la nozione di rispetto, sempre alla base – come è usuale in questi ambienti – di ogni loro azione.

È un mondo che vive di una propria logica, di regole non scritte, ma che valgono più di mille firme in calce a un documento. Ed è un mondo dove la famiglia, malgrado tutto, ha un ruolo essenziale. Mi ha fatto, abbastanza sorridere il fatto che questi omoni, reduci da anni di galera e accusati di molte nefandezze, siano sempre dipendenti, in qualche modo, dalla mamma. Nel filmato ci sono piccoli dettagli in questo senso, ma attraverso i quali si intuisce il forte legame tra figli e genitori.