Questo film proiettato in Piazza Grande ha diviso il pubblico. E c’è da scommettere che la stessa cosa succederà anche nelle sale dove uscirà nelle prossime settimane.
È una storia che la regista Francesca Comencini ha tratto dal romanzo pubblicato pochi anni or sono. Si intitola Amori che non sanno stare al mondo il nuovo film della regista de Lo spazio bianco e della serie TV Gomorra e racconta di una coppia di cinquantenni in crisi.
È sicuramente un film dalla parte delle donne e per le donne, dove gli uomini escono malconci. Anche se c’è stato chi ha suggerito, alla fine della visione: «questo film lo dovrebbero vedere soprattutto gli uomini per capire i meccanismi femminili». Forse è così, ma il fatto che abbia diviso il pubblico (anche femminile) ci lascia perplessi.
Ci sono piaciuti gli attori, ben diretti e a loro agio nella parte. E per il cinema italiano di questi anni, non è cosa da poco.
Anche i dialoghi, sagaci e ironici – soprattutto nella prima parte del film – sono stati elaborati con la giusta attenzione e costruiti su una sceneggiatura solida. Particolarmente riuscita, divertente e forte la scenetta onirica in cui una professoressa spiega la differenza tra uomini e donne delle reali possibilità di essere visti come sessualmente appetibili.
Ci è sembrata meno convincente, invece, l’insistenza di alcune scene sul citazionismo, usato per sottolineare che i due protagonisti fossero professori universitari. Probabilmente altre soluzione, meno didascaliche e ridondanti sarebbero state preferibili. Ma tant’è.
Infine una nota di merito alla colonna sonora. Presente e mai invadente, ha ben accompagnato le varie vicende, puntualizzando un momento divertente e uno, invece, più drammatico. Equilibrata e originale ci ha ricordato in qualche modo, le scelte musicali – sempre perfette – fatte da Nanni Moretti nei suoi film.