Efthimis Kosemund Sanidis, regista greco, racconta il mondo dei cacciatori. Un ambiente al maschile dove le emozioni sembrano essere estranee e l’essere uomo ha regole ben delineate. Il rito della caccia. Della vita e della morte, che tocca gli uomini così come gli animali. Una famiglia spezzata dal dolore che affronta le sue difficoltà muta. Perché incapace di rompere le regole del machismo.
Un film che sa ben descrivere un frammento di realtà.