Presentato nella sezione Acid, quella più giovane e sbarazzina, il film svizzero 99 Moons di Jan Gassmann sta facendo molto discutere ed è tra quelli più apprezzati e acquistati.
Bigna (Valentina di Pace) è una scienziata di 28 anni e oltre al lavoro dove è tra le più apprezzate, ha una vista sessuale molto attiva e particolare. Ma appunto è solo sessuale e fatta di incontri occasionali, in quanto non si innamora mai. Quando finalmente incontra Frank (Dominick Fellman, un hipster al quale interessa solo le feste e gli amici), questo paradigma muta e da quel momento in avanti le cose per lei e per lui cambiano radicalmente: il tutto si trasforma in un’ossessione famelica di sesso e di amore folle.
È sicuramente un film molto forte per le molte scene esplicite che lo percorrono, ma alla fine te ne dimentichi quasi. Perché il regista di 99 Moons ha la bravura di trascinarti dentro l’essenza dei due personaggi e di mostrarli per la loro vera natura, con i suoi lati belli e quelli più sporchi. In fondo, il film è una costante messa in luce della verità di Bigna e Frank: di quello che sono e di quello che invece mostrano o vorrebbero essere. Perché tutta la pellicola gioca proprio su questo aspetto: c’è un desiderio continuo di fuggire da sé stessi e di non affrontare i propri fantasmi, i propri cattivi pensieri.
È anche una pellicola molto attuale in quanto scava piuttosto a fondo dentro la questione di genere: qual è il ruolo della donna oggi? E quello dell’uomo? Quando queste due strade si possono incontrare? E chi decide come incontrarsi, come continuare e in che modo lasciarsi andare? Tutte domande che il regista prova a mettere sul tavolo. Qualche risposta la dà anche ma per scoprirlo bisogna vedere il film.
foto: Courtesy of Zodiac Pictures, Yunus Roy Imer